Il coraggio di chiedere aiuto

Pubblicato il 17 agosto 2024 alle ore 13:00

Ancora oggi, seppur meno che in passato, esistono diversi preconcetti riguardo alla decisione di andare dallo psicoterapeuta:

Ancora oggi, seppur meno che in passato, esistono diversi preconcetti riguardo alla decisione di andare dallo psicoterapeuta: si pensa che ci vadano i “matti”, oppure che le nostre siano “tutte fisime” o problemi che possiamo benissimo superare da soli.

Mentre per un malanno fisico il consiglio immediato delle persone che ci sono vicine è di andare dal medico o dal farmacista, intorno al malessere psicologico c’è ancora un certo tabù: si minimizza, non se ne parla, a volte non si accetta.

Noi in prima persona, prima di rivolgerci ad uno psicoterapeuta, spesso arriviamo fino al punto in cui il nostro disagio si manifesta con sintomi talmente evidenti da non poterli ignorare: tristezza, apatia, isolamento sociale, sensazione di essere sopraffatti, o anche problemi psicosomatici come malattie della pelle, gastrite etc.

A volte questo malessere, se trascurato, sfocia in problemi più gravi come la depressione o condiziona la nostra vita facendoci compiere inconsapevolmente delle scelte o ricadere negli stessi errori, senza riuscire ad individuarne il motivo.

Ma perché dobbiamo dimostrare di essere forti?

In effetti bisogna chiedersi perché farsi carico da soli di tutti i propri problemi ed angosce, come se ammettere di avere bisogno di aiuto fosse qualcosa di cui vergognarsi.

Così come non ha senso sopportare un dolore fisico quando è possibile curarsi, non dovremmo nemmeno sopportare un dolore emotivo, rischiando che nel tempo questo condizioni sempre di più la nostra vita e le nostre scelte.

Prendere coscienza del proprio malessere e decidere di chiedere aiuto è segno di coraggio e di forza e rappresenta il primo passo per risolvere il problema.

Sfogarsi con un parente o un amico è di solito la prima cosa che facciamo ma occorre ricordare che queste persone sono direttamente coinvolte nella nostra vita e probabilmente non riusciamo ad avere con loro il necessario distacco emotivo. Tant’è vero che difficilmente ci apriamo completamente con loro, anche per paura di sentirci giudicati.

Quali sono i motivi per andare dallo psicoterapeuta?

Avere uno spazio per sé. Travolti dai ritmi del lavoro e degli impegni, difficilmente troviamo il tempo da dedicare a noi stessi. Dallo psicoterapeuta finalmente ci possiamo fermare per ritagliarci uno spazio in modo da affrontare i nostri problemi.

  • Capire e capirci. Quando le emozioni prendono il controllo, a volte perdiamo lucidità e non siamo in grado di capire e di reagire. Tutti noi abbiamo blocchi, esperienze, traumi e situazioni che ci portano a comportarci in una certa maniera e a volte a ricadere negli stessi errori. Andare dallo psicoterapeuta può aiutarci a comprendere certi meccanismi ed avere una spiegazione “formale” dei nostri sentimenti per affrontarli.
  • Non sentirsi giudicati. Quando ci confrontiamo con parenti ed amici a volte abbiamo la sensazione o la paura di essere giudicati. Lo psicoterapeuta, invece, analizza il nostro modo di esprimere noi stessi, come parliamo, i nostri gesti e le nostre reazioni, per darci un punto di vista professionale senza giudicare il nostro comportamento.
  • Una diversa prospettiva. Lo psicoterapeuta ha effettuato un lungo percorso di formazione per fornirci un punto di vista oggettivo, privo di emozioni o tabù. Ottenere una spiegazione da una prospettiva diversa e più ampia della nostra può aiutarci a comprendere in modo da agire diversamente.
  • Lasciare fluire le emozioni. Mentre parliamo di noi stessi o di ciò che ci tormenta, a volte lo psicoterapeuta rimane in silenzio o ci pone delle domande, lasciando che ci rendiamo conto gradualmente del nostro comportamento o della situazione. Parlare ed esprimere le emozioni attraverso la parola è fondamentale. Quello spazio riservato ci permette di lasciare che le lacrime fluiscano, che la rabbia si plachi o che l’ansia diminuisca.
  • Mettersi in discussione. Andare dallo psicoterapeuta è come parlare ad uno specchio, solo che non ci restituisce sempre quello che vogliamo sentire. Un professionista non ci dà sempre ragione come potrebbe fare un nostro caro e ci dice anche cose che possono metterci a disagio ma in questo modo ci consente di trovare noi stessi una soluzione al nostro problema, un modo per sbloccare un trauma o superare un ostacolo.
  • Trovare i nostri strumenti per agire. Lo psicoterapeuta non dice cosa fare ma favorisce l’apertura di uno spazio al pensiero in modo da aiutarci a trovare da soli gli strumenti per raggiungere un obiettivo. Prima di tutto individuando il problema, poi familiarizzando con la situazione e, infine, agendo di conseguenza.

 

Andare dallo psicoterapeuta quando si ha un malessere emotivo è sempre una scelta positiva, in quanto può aiutarci a trovare la forza per individuare la strada per affrontare i nostri problemi e nuove strategie di adattamento.

 

Dott.ssa Raffaella Pantini Psicologa e Psicoterapeuta                                                                                                                                                                  immagine by lewel 

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