Mancanza di riconoscimento e conseguenze da adulti

Pubblicato il 12 gennaio 2025 alle ore 12:29

Molto spesso dietro il bisogno di approvazione e riconoscimento vi è una mancanza di validazione psicologica ed emotiva che deriva dall’infanzia e dalla relazione coi genitori.

Possiamo definire il riconoscimento emotivo come l’apprezzamento e la validazione da parte dei genitori di alcuni risultati personali ottenuti dal bambino. Questi risultati includono ad esempio abilità, capacità, risultati materiali, caratteristiche personali e fisiche, emozioni, sentimenti, sicurezze.

 

Questa mancanza di riconoscimento normalmente è dovuta ad una trascuratezza o distanza affettiva e/o emotiva da parte dei genitori, ad una presenza instabile, ambivalente o insicura del genitore a livello affettivo o fisico o ad un’incapacità di ascolto e di attenzione nei riguardi delle esigenze del bambino.

 

A livello di tipologie familiari, molto spesso la mancanza di riconoscimento dei risultati di un figlio o di una figlia può derivare da famiglie che sono autoritarie, esigenti, difficili da accontentare ed imprevedibili nelle loro reazioni.

 

In queste famiglie spesso l’amore non è incondizionato ma viene usato spesso come merce di scambio: “Ti voglio bene solo se fai questa cosa come dico io” o “Se ti comporti bene, ti faccio un regalo altrimenti niente”. Questo amore associato ad una ricompensa può portare il bambino verso un’indole perfezionista ma, allo stesso tempo, ansiosa ed insicura, perché sempre alla ricerca di conferme per affermare sé stesso o ricevere amore.

 

Il riconoscimento emotivo richiede infatti che il genitore validi i risultati del figlio a prescindere dalla ricompensa, ovvero che gli mostri un amore incondizionato, che sia pronto a soddisfare i suoi bisogni, che sia disponibile e che gli fornisca quella base sicura che permette al bambino di esplorare il mondo in serenità.

 

Le famiglie menzionate in precedenza non sono in grado di validare le emozioni e la psicologia dei propri figli e di approvare il comportamento di realizzazione. In questi casi, per esempio quando un figlio o una figlia commette un errore, invece di vederlo come una tappa fondamentale nello sviluppo personale, rimuginano continuamente sull'errore, vedendolo come un fallimento, non accettando i cambiamenti e perdendo di vista le nuove opportunità che questo errore può apportare.

 

Frasi come ad esempio: “Perché ti sei comportato in questo modo?”, “Non avresti dovuto farlo”, “Non otterrai mai nulla, sei un disastro”, “Non avresti dovuto dirlo” risuonano solo come voci negative che abortiscono il riconoscimento nei bambini per i loro risultati. Tutto questo fa sì che il bambino cresca su un terreno insicuro nel quale non si sente protetto e dove non vi è spazio per la soddisfazione dei suoi bisogni: questo potrebbe portarlo ad un vuoto profondo, alla paura di esporsi ed alla consapevolezza di essere meritevole di affetto solo quando compiace gli altri e non per quello che è.

 

Il riconoscimento è una fase fondamentale per la costruzione della nostra identità, proprio perché tocca corde profonde che ci definiscono. Imparare a gestire le nostre emozioni, accettarle ed elaborarle, è una parte fondamentale della nostra crescita e dell’educazione.

 

Tutto ciò perché, nonostante le emozioni che proviamo siano di nostra responsabilità, molto spesso sono collegate ad eventi esterni e, senza un’apposita educazione e sicurezza relazionale, tendiamo ad incolpare questi fatti esterni di quello che proviamo, trovandoci completamente in balia delle nostre emozioni.

 

Quindi la validazione emotiva è un passo che ci deve essere mostrato dai nostri genitori in primis e che in seguito dobbiamo imparare a sviluppare da soli. Se questa validazione emotiva e psicologica viene a mancare nell’infanzia, può creare adulti insicuri e dipendenti dall’approvazione altrui, proprio perché se il peso delle nostre emozioni non viene riconosciuto, può farci sentire inadeguati e fuori posto.

 

Inoltre il riconoscimento è un pilastro dell'autostima, è una chiave per lo sviluppo della sicurezza personale. Quando le virtù e le capacità della persona sono riconosciute, l'autostima emotiva, le prestazioni, le relazioni sociali, familiari, scolastiche e lavorative, vengono rafforzate in modo sano. I primi responsabili di questo riconoscimento sono proprio i genitori e la famiglia. 

 

Un’altra conseguenza della mancanza di validazione e di riconoscimento emotivo e psicologico è il bisogno di approvazione continuo. Tutti quanti abbiamo sperimentato la necessità dell’approvazione altrui e del compiacimento. 

 

Il problema, però, nasce quando non riusciamo ad affermare noi stessi perché cerchiamo sempre di compiacere gli altri ricercando un’approvazione. Questo tipo di comportamento nasce dall’insicurezza e da una bassa autostima, che possono avere origine di diversa natura (esperienziale, educativa, affettiva) ma una delle cause può anche essere la mancanza di riconoscimento emotivo da parte dei genitori.

 

Per riprendere in mano la propria vita e decidere quello che davvero vogliamo fare e chi vogliamo essere, senza preoccuparci del giudizio degli altri, è importante intraprendere un percorso di crescita personale per dar forma nuova alla nostra identità. Così potremo riuscire a passare da una fonte di approvazione esterna a un’auto-approvazione in modo da incrementare la nostra autostima e sicurezza personale.

 

Dott.ssa Raffaella Pantini Psicologa e Psicoterapeuta

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