L’autostima si sviluppa nel corso della nostra vita, fin dai primi interscambi del bambino con le sue figure di accudimento. Le esperienze chiamate di rispecchiamento positivo ...
L’autostima si sviluppa nel corso della nostra vita, fin dai primi interscambi del bambino con le sue figure di accudimento. Le esperienze chiamate di rispecchiamento positivo, sono quelle precoci, che molto probabilmente svilupperanno un’adeguata stima di Sé.
Si tratta di quelle esperienze da cui dipende la convinzione di essere di valore e degno di amore e quindi la capacità di amare sé stessi. L’autostima, infatti, è strettamente collegata:
- al concetto che ognuno ha di sé stesso
- alle credenze rispetto a ciò che pensiamo di essere o che pensiamo dovremmo essere
- all’immagine che pensiamo che gli altri abbiano di noi.
L’uomo è un essere relazionale, per vivere ha bisogno di instaurare relazioni sociali, legami positivi ed autentici come quelli di amicizia o familiari, che aiutano a farci sentire persone apprezzate, stimate ed amate. La stima degli altri e una visione positiva delle proprie caratteristiche individuali rafforzano il proprio senso di Sé e la propria Identità.
Quando questi elementi vengono a mancare una persona può ritrovarsi a sperimentare problemi di autostima. Tra le cause, infatti, della bassa autostima rientrano tutte quelle esperienze che contribuiscono a formare l'opinione che abbiamo di noi stessi, tra cui possiamo trovare:
- aver fatto esperienza di genitori stressati, infelici e particolarmente severi o critici
- aver subito un trauma durante l’infanzia, che ha poi radicato nella persona un sentimento di vergogna
- aver subito abusi fisici e psicologici
- aver subito atti denigratori come il body shaming che può rientrare nel cyberbullismo e bullismo a scuola o in altri contesti, che possono innescare un meccanismo di bassa stima di sé stessi a causa del proprio corpo
- aver vissuto problemi in ambito sentimentale (che possono provocare bassa autostima in amore)
- appartenere ad una minoranza etnica o culturale o ad un gruppo sociale oggetto di pregiudizi
- vivere esperienze negative in età adulta, per esempio problemi sul lavoro come l'essere presi in giro o subire intimidazioni
- vivere una condizione medica cronica che stravolge l'immagine di sé e del proprio corpo.
Come abbiamo visto, il significato di bassa autostima si può collegare all'interpretazione negativa che abbiamo di noi stessi e di noi stessi in relazione con gli altri. Molte persone evitano di mettersi in relazione in modo attivo con gli altri perché, per ogni tentativo di approccio andato male, attribuiscono la causa a fattori esterni e difficilmente controllabili: il loro locus of control è orientato all'esterno.
Una mancanza di autostima può portare le persone ad isolarsi, evitando situazioni di insicurezza in cui vi è la necessità di esporsi agli altri, per proteggersi. In questo modo, però, vivono un’esperienza di tristezza e solitudine fatta di sentimenti di sconforto e frustrazione causati dal venir meno di:
- relazioni sociali
- contatto, supporto, confronto e gioco con l’altro.
La solitudine è una condizione umana, a volte utile e necessaria, senza la quale non saremmo in grado di conoscerci e comprenderci ma può anche generare malessere, ansia e depressione reattiva quando diventa uno stato abituale di disconnessione dagli altri.
Nelle relazioni con gli altri, per esempio, sperimentare bassa autostima ed ansia sociale può portare all’evitamento di tante occasioni di incontro, con conseguente isolamento e deterioramento dei rapporti.
Intervenire su bassa autostima, ansia sociale e depressione con un percorso di terapia psicologica può aiutare la persona a superare alcune difficoltà connesse, come quelle che derivano dalla costante auto-svalutazione. Un lavoro di psicoterapia, perciò, può essere utile per affrontare la solitudine e riuscire a rimettersi in gioco, trovando strategie più adattive e migliorare la propria autostima.
Dott.ssa Raffaella Pantini Psicologa e Psicoterapeuta
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